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brm_675231 - ANTONINO PIO Denier

ANTONINO PIO Denier BB
115.00 €
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Tipo : Denier
Data: février - juillet
Data: 138
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 19 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 2,64 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire centré. Joli portrait d’Antonin. Fine usure régulière. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP T AEL CAES - ANTONINVS.
Descrittivo diritto : Tête nue d’Antonin le Pieux à droite (O°).
Traduzione diritto : “Imperator Titus Ælius Cæsar Antoninus”, (L’empereur Titus Aélius César Antonin).

Rovescio


Titolatura rovescio : TRIB. - POT. - COS.
Descrittivo rovescio : Concordia (la Concorde) drapée, debout à gauche, tenant une patère de la main droite et une double corne d’abondance de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Tribunicia Potestate Consul”, (Revêtu de la puissance tribunitienne, consul).

Commento


Poids léger. Il revient à l’école anglaise et aux travaux de P. V. Hill, The dating and arrangement of the Undated Coins of Rome AD. 98-148, Londres 1970, d’avoir reclassé les différentes émissions de l’atelier de Rome, grâce à la théorie des cycles et d’avoir mis en lumière l’organisation de l’atelier de Rome qui travaille en officines et non pas en fonction du métal comme l’avaient décrit les numismates du XIXe siècle. Il faut bien restituer à Antonin césar ce monnayage qui était donné par P. V. Hill aux premières émissions d’Antonin Auguste.

Cronistoria


ANTONINO PIO

(25/02/138-7/03/161)

Cesare

Dopo la morte di Aélius il 1 gennaio 138, Adriano, malato, deve trovare un nuovo Cesare. Il clima dell'inizio dell'anno 138 è ben reso dal signor Yourcenar nelle “Memorie di Adriano”. Adriano adotta Antonin, un lontano parente della sua famiglia. D'altra parte, Adriano obbliga Antonin ad adottare congiuntamente Marc Aurèle, figlio di Annius Vérus e Lucius Vérus, figlio di Aélius. Adriano, sistemato il suo patrimonio e licenziato il cognato e il nipote di quest'ultimo, poté morire pacificamente il 10 luglio 138. Odiato dal Senato, gli fu rifiutata l'apoteosi. Ci vorrà la combattività di Antonino per farlo divinizzare.

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