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v16_1450 - 20 lires en or, branches longues 1813 Naples VG.2253

20 lires en or, branches longues 1813 Naples VG.2253  BB
MONNAIES 16 (2002)
Prezzo di inizio : 350.00 €
Valutazione : 650.00 €
Prezzo realizzato : 510.00 €
Numero di offerte : 10
Offerta maxima : 510.00 €
Tipo : 20 lires en or, branches longues
Data: 1813
Nome della officina / città: Napoli
Quantità coniata : 42756
Metallo : oro
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 21 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 6,40 g.
Orlo : inscrite en creux * DIO PROTEGGE * IL * REGNO (Dieu protège le royaume)
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Petits chocs sur la tranche. Usure régulière de circulation avec de petites marques de manipulation. Bon centrage
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : GIOACCHINO - NAPOLEONE..
Descrittivo diritto : Tête nue de Joachim Murat à gauche ; au-dessous : 1813.
Traduzione diritto : (Joachim Napoléon).

Rovescio


Titolatura rovescio : REGNO DELLE DUE SICILIE.
Descrittivo rovescio : 20/ LIRE entre une branche de laurier et une branche d’olivier croisées.
Traduzione rovescio : (Royaume des Deux Siciles).

Cronistoria


ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT

(15/07/1808-9/05/1815)

Gioacchino Murat (25/03/1767-13/10/1815), generale e aiutante di campo di Bonaparte nel 1796, sposò Carolina Bonaparte nel 1800; è Governatore di Parigi, Maresciallo, Principe dell'Impero. Ricevette il principato di Berg al quale si aggiunse quello di Cleves (1806-1808) e fu nominato re di Napoli al posto di Giuseppe nel 1808. Complottò con Talleyrand e Fouché, ma non cadde in disgrazia. Se partecipa alla campagna di Russia, Murat tradisce dopo Lipsia e tratta con gli anglo-austriaci per mantenere il suo regno con il consenso di Carolina. Nel 1815 prese contatto con Napoleone che si trovava all'isola d'Elba, tentò di risollevare l'Italia, ma fu definitivamente sconfitto a Tolentino il 2 maggio e dovette lasciare il paese il 9 maggio. Ritiratosi in Provenza, avvicinato da provocatori, sbarcò l'8 ottobre in Calabria. Fu subito arrestato e processato, condannato e giustiziato il 13 ottobre, come il duca d'Enghein, che aveva fatto fucilare undici anni prima nei fossi di Vincennes..

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