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v50_0037 - TRAIANO DECIO Aureus

TRAIANO DECIO Aureus q.SPL
MONNAIES 50 (2011)
Prezzo di inizio : 3 800.00 €
Valutazione : 7 500.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aureus
Data: 250
Nome della officina / città: Roma
Metallo : oro
Titolo in millesimi : 1000 ‰
Diametro : 19,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 4,41 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 5e
Emission: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan irrégulier, légèrement voilé, parfaitement centré des deux côtés avec les grènetis complets. Beau portrait à l’usure superficielle. Très joli revers, bien venu à la frappe. Belle patine de collection. Conserve une partie de son brillant de frappe
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la vente Bourgey du 8 mars 1999, n° 31

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Trajan Dèce à droite, vu de trois quarts en arrière (B*4).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Messius Quintus Traianus Decius Augustus”, (L'empereur césar Messius Quintus Trajan Dèce auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VBERITAS AVG.
Descrittivo rovescio : Uberitas (la Fertilité) debout à gauche tenant une bourse de la main droite et une corne d'abondance de la gauche.
Traduzione rovescio : “Uberitas Augusti”, (La Fertilité de l'auguste).

Commento


Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Ptéryges invisibles sous le paludamentum.

Cronistoria


TRAIANO DECIO

(07/249-06/251)

Decio nacque nel 201 nella Bassa Pannonia. Dopo una brillante carriera che gli aprì le porte del Senato, fu governatore della Bassa Mesia sotto il regno di Alessandro Severo. Alla fine del regno di Filippo, vincitore sul Danubio delle orde barbariche, fu proclamato augusto nonostante il suo rifiuto. Lo scrive a Philippe che non gli crede e marcia contro di lui. Filippo e suo figlio vengono uccisi in battaglia vicino a Verona. Decio unisce al suo nome quello, prestigioso, di Traiano. Dopo un periodo a Roma, Decio si reca nel Danubio Limes. Abbandonato, il limes permise ai Goti di filtrare, devastando le province danubiane, da dove ebbe origine l'imperatore. Non riesce ad arginare l'invasione. Dal 250, una nuova piaga devasta l'Impero. La peste decimò la popolazione e gli armenti e indebolì ulteriormente il limes. Ha iniziato una persecuzione contro i cristiani nel 250 (Polyeucte, Corneille). L'anno successivo andò nel limes, sconfisse i Goti, ma suo figlio fu ucciso. Lui stesso trova la morte mentre vuole vendicarlo. È il primo imperatore a cadere in battaglia contro i barbari.

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