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brm_291839 - SETTIMIO SEVERO Denier

SETTIMIO SEVERO Denier BB
75.00 €
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Tipo : Denier
Data: 200
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 550 ‰
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,04 g.
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan bien centré. Beau portrait de Septime Sévère. Frappe un peu molle au revers. Patine gris foncé de collection ancienne avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection JMB

Diritto


Titolatura diritto : SEVERVS AVG - PART MAX.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Septime Sévère à droite (O*).
Traduzione diritto : “Severus Augustus Parthicus Maximus”, (Sévère auguste grand Parthique).

Rovescio


Titolatura rovescio : VIRT - AVGG.
Descrittivo rovescio : Virtus (la Virilité) debout à gauche, tenant une victoriola de la main droite étendue et une haste renversée de la main gauche et appuyé sur un bouclier.
Traduzione rovescio : “Virtus Augustorum”, (La Virilité des augustes).

Commento


Poids léger. Rubans de type 1. Petite tête.

Cronistoria


SETTIMIO SEVERO

(13/04/193-4/02/211)

Settimio Severo nacque nel 146 a Leptis Magna in Africa (Libia). Dopo una brillante carriera militare sotto i regni di Marc Aurèle e Commodo, fu console suffetto nel 185. Alla morte di Pertinace era governatore dell'Alta Pannonia. Acclamato imperatore il 13 aprile 193, eliminò rapidamente Dide Julien, suo compatriota (28 giugno), e associò Albin al potere come Cesare prima di combattere Pescennius Niger in Oriente. Nel 195 entrò fittiziamente nella famiglia Antonina venendo adottato post mortem. Sconfigge e giustizia il Niger e conduce una brillante campagna in Arabia. Nel 197 si sbarazzò del suo ultimo avversario, Albin, che si proclamò augusto. Severo prepara la costituzione della sua dinastia dando il titolo di Augusta a Giulia, sua moglie, nel 194, di Cesare a Caracalla, nel 196, poi di Augusto nel 198 quando Geta, suo secondogenito, diventa Cesare. Sévère trascorrerà quindici anni a consolidare i confini dell'Impero ottenendo numerose vittorie sui Parti (197-198), poi in Africa (207) e, infine, in Bretagna (208-211), dove morì..

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