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bpv_312408 - SETTIMIO SEVERO As

SETTIMIO SEVERO As q.SPL/BB
125.00 €
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Tipo : As
Data: c. 193-200
Nome della officina / città: Antioche, Pisidie
Metallo : rame
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 5,92 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Très Belle tête de Septime Sévère. Frappe molle au revers. Jolie patine verte, légèrement granuleuse au revers
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : L SEPT SEV PE-RT AVG IMP P P.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Septime Sévère à droite (O*).
Traduzione diritto : “Lucius Septimius Severus Pertinax Augustus Imperator Pater Patriæ”, (Lucius Septime Sévère Pertinax auguste empereur père de la patrie).

Rovescio


Titolatura rovescio : AN-TIOCH - G-EN COL CA.
Descrittivo rovescio : Génie drapé debout à gauche, tenant une branche de laurier de la main droite et une corne d’abondance de la main gauche.

Commento


Rubans de type 2. Même coin de droit que l’exemplaire de la collection von Aulock n° 4926.

Cronistoria


SETTIMIO SEVERO

(13/04/193-4/02/211)

Settimio Severo nacque nel 146 a Leptis Magna in Africa (Libia). Dopo una brillante carriera militare sotto i regni di Marc Aurèle e Commodo, fu console suffetto nel 185. Alla morte di Pertinace era governatore dell'Alta Pannonia. Acclamato imperatore il 13 aprile 193, eliminò rapidamente Dide Julien, suo compatriota (28 giugno), e associò Albin al potere come Cesare prima di combattere Pescennius Niger in Oriente. Nel 195 entrò fittiziamente nella famiglia Antonina venendo adottato post mortem. Sconfigge e giustizia il Niger e conduce una brillante campagna in Arabia. Nel 197 si sbarazzò del suo ultimo avversario, Albin, che si proclamò augusto. Severo prepara la costituzione della sua dinastia dando il titolo di Augusta a Giulia, sua moglie, nel 194, di Cesare a Caracalla, nel 196, poi di Augusto nel 198 quando Geta, suo secondogenito, diventa Cesare. Sévère trascorrerà quindici anni a consolidare i confini dell'Impero ottenendo numerose vittorie sui Parti (197-198), poi in Africa (207) e, infine, in Bretagna (208-211), dove morì..

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