v15_0363 - GALLIA - SANTONES / CENTROVESTE - Incerti Bronze ATECTORI (quadrans)
MONNAIES 15 (2002)
Prezzo di inizio : 125.00 €
Valutazione : 250.00 €
Prezzo realizzato : 125.00 €
Numero di offerte : 1
Offerta maxima : 132.00 €
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Tipo : Bronze ATECTORI (quadrans)
Data: c. 40 AC.
Metallo : bronzo
Diametro : 15 mm
Asse di coniazione : 2 h.
Peso : 1,70 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Bel exemplaire malgré un aspect granuleux verdâtre sombre. Légèrement décentré au droit
Diritto
Titolatura diritto : ATEC[TORI].
Descrittivo diritto : Tête masculine romanisée à droite les cheveux courts.
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Bovidé sanglé passant à droite ; au-dessus, cercle perlé ; à l'exergue, un fleuron.
Commento
Si ce quadrans appartient bien à un groupe homogène quant aux techniques de fabrication, les attributions proposées sont diverses et variées. Dans LATOUR II, nous avons opté pour “Incertaine Santon”. Cette grande région centre de l'ouest de la France semble convenir pour de nombreux monnayages dont l'attribution est pour le moins fluctuante.
Although this quadrans does indeed belong to a homogeneous group in terms of manufacturing techniques, the proposed attributions are diverse and varied. In LATOUR II, we have opted for “Uncertain Santon”. This large central region of western France seems suitable for numerous coinages whose attribution is, to say the least, fluctuating.
Although this quadrans does indeed belong to a homogeneous group in terms of manufacturing techniques, the proposed attributions are diverse and varied. In LATOUR II, we have opted for “Uncertain Santon”. This large central region of western France seems suitable for numerous coinages whose attribution is, to say the least, fluctuating.
Cronistoria
GALLIA - SANTONES / CENTROVESTE - Incerti
(I secolo a.C.)
Gran parte della monetazione del Centro-Ovest pone ancora oggi delicati problemi di restituzione. Alle attribuzioni fini, a volte molto dettagliate, dei due secoli precedenti (XIX e XX secolo), gli storici della Gallia, in vista della globalizzazione, preferiscono riferirsi a grandi gruppi geografici. La cosa più importante oggi non è che siamo in possesso dell'oggetto archeologico stesso? Tuttavia se, in futuro, l'atteggiamento degli scopritori di monete, scoperte fortuite o no, ufficiali o no, alleato alla benevolenza dei nostri archeologi a volte sospettosi, potrebbe permetterci, grazie ad una stretta collaborazione (collaborare, lavorare insieme in latino ) e l'ampiezza delle rispettive competenze, per avere una migliore conoscenza dei luoghi delle scoperte, potremmo vedere scomparire gradualmente tutte queste attribuzioni "incerto questo, incerto quello" per il massimo piacere di ciascuno e la conoscenza di tutti.
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