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brm_665814 - PROBO Aurelianus

PROBO Aurelianus SPL/BB
90.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: 278
Nome della officina / città: Ticinum
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 4,47 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 2e
Commenti sullo stato di conservazione:
Très bel exemplaire, centré des deux côtés. Superbe buste de style fin. Revers à l’usure régulière. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Exemplaire de la collection Aymé Cornu

Diritto


Titolatura diritto : VIRTVS PROBI A-VG.
Descrittivo diritto : Buste radié, casqué et cuirassé de Probus à gauche, vu de trois quarts en arrière, tenant un sceptre sur l'épaule et un bouclier (E1).
Traduzione diritto : “Virtus Probi Augusti”, (La Virilité de Probus auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : HERCVLI PACIF/ -|-// SXXT.
Descrittivo rovescio : Hercule nu debout à gauche, tenant une branche de la main droite levée et la massue de la main gauche, la léonté enroulée sur le bras.
Traduzione rovescio : “Herculi Pacifero”, (À l’Hercule pacificateur).

Cronistoria


PROBO

(06-07/276-09/282)

Probo nacque il 19 agosto 232 a Sirmio. Condusse una brillante carriera militare durante i regni tra Valeriano I e Tacito. Comandante dell'esercito d'Oriente alla morte di Tacito, fu subito proclamato imperatore e trionfò facilmente su Floriano, che fu assassinato. La situazione è grave. Il limes renano-danubiano cedette sotto la pressione delle invasioni germaniche. Probo ristabilisce la pace in Gallia, in Germania poi in Rezia dove infligge una severa sconfitta ai popoli germanici, in Tracia dove schiaccia i Sarmati e gli Sciti, in Asia Minore che ripulisce da saccheggiatori e pirati della Panfilia, infine in Africa dove pone fine alle incursioni dei Blemmi. Nel 280 firmò la pace con Vahram II, monarca sassanide. Deve affrontare le usurpazioni di Saturnin, Bonose e Proculus. Probo, dopo aver trionfato su tutti i suoi avversari, tornò a Roma nel 281 e celebrò le sue vittorie. Prima di preparare una nuova spedizione contro i Sassanidi, cadde sotto i colpi dei suoi stessi soldati a Sirmio nel 282.

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