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v32_0981 - MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens avec le nom de SIGEBERT III

MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens avec le nom de SIGEBERT III q.SPL
MONNAIES 32 (2007)
Prezzo di inizio : 2 200.00 €
Valutazione : 3 200.00 €
Prezzo realizzato : 3 025.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 3 025.00 €
Tipo : Triens avec le nom de SIGEBERT III
Data: 634-656
Nome della officina / città: Banassac
Metallo : oro
Diametro : 12,2 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 1,12 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Très beau portrait avec la légende en bord de flan. Le revers est légèrement décentré et il manque toute la partie supérieure de la légende. Or un peu pâle, avec une paille sur le cou et sous le menton
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : SIGIBERTVS R[IX].
Descrittivo diritto : Tête barbare diadémée, à droite ; diadème perlée ; légende autour de la tête.

Rovescio


Titolatura rovescio : GA[VALETAN]O // BAH.
Descrittivo rovescio : Calice à deux anses, posé sur une ligne d’exergue perlée.

Commento


Ce triens a la particularité d'avoir une légende qui se développe tout autour de la tête et de n'avoir ni rameau ni croisette(s) devant le visage. La légende est fragmentaire, mais il est possible de restituer celle de la monnaie B. 760, avec la base du R de RIX derrière la nuque. Cette légende sera remplacée par des globules (cf. B. 761).

Cronistoria


MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere

(VII secolo)

Durante i primi tre secoli della nostra era Banassac, conosciuta come Banaciacum, era la seconda città del Gévaudan dopo Javols (Gabalum). Si estende sull'attuale posizione del villaggio, lungo le rive dell'Urugne fino alla scarpa di Malepeyre. La sua prosperità è dovuta alla produzione di ceramiche sigillate. I laboratori di ceramica si trovavano sulle rive dell'Urugne. Il loro insediamento è facilitato dalla presenza in loco di argilla di buona qualità, dalla vicinanza di un fiume, dalla legna da ardere per i forni e dalla vicinanza di un asse di comunicazione che collega Millau a Javols. Banassac era di nuovo famoso nel Medioevo grazie alle sue zecche, che ne fecero uno dei centri più attivi del Gévaudan nel VI e VII secolo. Era la città dove veniva coniato il maggior numero di monete d'oro, sous e triens; alcuni coniati con le effigi di Childeberto II o Cariberto II re d'Aquitania e d'Austrasia. Secondo alcuni, la decima delle monete d'oro merovingie conservate fu coniata a Banassac. Il motivo ricorrente di Banassac è un vaso, forse un residuo di una tradizione della ceramica....

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