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bmv_472282 - MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens au nom de SIGEBERT III

MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens au nom de SIGEBERT III q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2018)
Prezzo : 3 000.00 €
Tipo : Triens au nom de SIGEBERT III
Data: c. 640-660
Nome della officina / città: Banassac (48)
Metallo : oro
Diametro : 13 mm
Asse di coniazione : 2 h.
Peso : 1,24 g.
Grado di rarità : R3
Officine: OR6
Commenti sullo stato di conservazione:
Triens sur un flan un peu court, mais régulier, avec des types assez bien centrés. Agréable patine orangée
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection Raymond D. (1948-2017), il a été acquis auprès de Mr Prudhom en avril 1997 (7.000 fr). Analysé par A. Pol, ce triens CMM 15535 est titré à 40% d’or.

Diritto


Titolatura diritto : SIGIBE[RTVS RIX].
Descrittivo diritto : Tête diadémée à droite, diadème et cou perlés, ; légende circulaire commençant devant le front.

Rovescio


Titolatura rovescio : GAVALETANO // BAN.
Descrittivo rovescio : Calice à deux anses, sur une ligne d’exergue perlée ; légende autour.

Commento


Selon les ouvrages, ce triens est attribué à Sigibert II ou à Sigibert III. Les triens au nom de Sigebert III (634-656) seraient datés de 640 à 680.
Pour ce type 17-1A l’inventaire du Monetae recense 17 exemplaires, avec des légendes plus ou moins bien complètes ; l’analyse métallique de ces monnaies donne des titres allant de 18 à 70 % d’or..

Cronistoria


MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere

(VII secolo)

Durante i primi tre secoli della nostra era Banassac, conosciuta come Banaciacum, era la seconda città del Gévaudan dopo Javols (Gabalum). Si estende sull'attuale posizione del villaggio, lungo le rive dell'Urugne fino alla scarpa di Malepeyre. La sua prosperità è dovuta alla produzione di ceramiche sigillate. I laboratori di ceramica si trovavano sulle rive dell'Urugne. Il loro insediamento è facilitato dalla presenza in loco di argilla di buona qualità, dalla vicinanza di un fiume, dalla legna da ardere per i forni e dalla vicinanza di un asse di comunicazione che collega Millau a Javols. Banassac era di nuovo famoso nel Medioevo grazie alle sue zecche, che ne fecero uno dei centri più attivi del Gévaudan nel VI e VII secolo. Era la città dove veniva coniato il maggior numero di monete d'oro, sous e triens; alcuni coniati con le effigi di Childeberto II o Cariberto II re d'Aquitania e d'Austrasia. Secondo alcuni, la decima delle monete d'oro merovingie conservate fu coniata a Banassac. Il motivo ricorrente di Banassac è un vaso, forse un residuo di una tradizione della ceramica....

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