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bmv_395172 - MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens à la croisette et au chrisme

MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens à la croisette et au chrisme q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2020)
Prezzo : 2 500.00 €
Tipo : Triens à la croisette et au chrisme
Data: c. 620-640
Nome della officina / città: Banassac (48)
Metallo : oro
Diametro : 13 mm
Asse di coniazione : 9 h.
Peso : 1,24 g.
Grado di rarità : R2
Officine: OR7
Commenti sullo stato di conservazione:
Bel exemplaire, sur un flan un peu court mais avec une frappe vigoureuse, un peu trèflée au droit mais nette au revers. Or fortement allié de couleur un peu pâle
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbare diadémée, à droite ; diadème et cou perlés ; une croisette et une sorte de chrisme devant le visage, un globule entre parenthèses sous le cou.

Rovescio


Titolatura rovescio : GAVALETANO // BAH.
Descrittivo rovescio : Calice à deux anses, posé sur une ligne d’exergue perlée.

Commento


Les triens de cette série sont relativement abondants ce qui a permis d'en réaliser une étude précise, avec des différenciations parfois subjectives. Cet exemplaire avec la croisette et le chrisme correspond à la variante 24 du Moneta qui en recense onze exemplaires.

Cronistoria


MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere

(VII secolo)

Durante i primi tre secoli della nostra era Banassac, conosciuta come Banaciacum, era la seconda città del Gévaudan dopo Javols (Gabalum). Si estende sull'attuale posizione del villaggio, lungo le rive dell'Urugne fino alla scarpa di Malepeyre. La sua prosperità è dovuta alla produzione di ceramiche sigillate. I laboratori di ceramica si trovavano sulle rive dell'Urugne. Il loro insediamento è facilitato dalla presenza in loco di argilla di buona qualità, dalla vicinanza di un fiume, dalla legna da ardere per i forni e dalla vicinanza di un asse di comunicazione che collega Millau a Javols. Banassac era di nuovo famoso nel Medioevo grazie alle sue zecche, che ne fecero uno dei centri più attivi del Gévaudan nel VI e VII secolo. Era la città dove veniva coniato il maggior numero di monete d'oro, sous e triens; alcuni coniati con le effigi di Childeberto II o Cariberto II re d'Aquitania e d'Austrasia. Secondo alcuni, la decima delle monete d'oro merovingie conservate fu coniata a Banassac. Il motivo ricorrente di Banassac è un vaso, forse un residuo di una tradizione della ceramica....

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