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brm_388135 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus q.SPL/BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2023)
Prezzo : 100.00 €
Tipo : Follis ou nummus
Data: 304-305
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : rame
Diametro : 28 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 10,71 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Exempaire sur un flan large et épais bien centré. Beau portrait de Maximien Hercule. Joli revers de frappe un peu molle. Patine marron foncé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Maximien Hercule à droite drapé sur l’épaule, vu de trois quarts en avant (B*01).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus”, (L’empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POP-VLI ROMANI/ -|*// PLG.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) coiffé du modius debout à gauche, à demi nu, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la gauche ; dans le champ à gauche, un autel.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du peuple romain).

Commento


Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Cuirasse lisse et épaulière cloutée. Les ptéryges sont pratiquement invisibles. Nous n’avons pas relevé d’identité de coin pertinente pour ce type. Cet exemplaire est cité dans l’ouvrage de Pierre Bastien.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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