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v21_3444 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus BB/q.BB
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 120.00 €
Valutazione : 200.00 €
lotto invenduto
Tipo : Follis ou nummus
Data: avril 307
Nome della officina / città: Bretagne, Londres (Londinium)
Metallo : rame
Diametro : 26 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 7,28 g.
Grado di rarità : R1
Emission: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait. Usure importante, mais exemplaire parfaitement lisible. Revers inhabituel. Patine marron foncé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : D N MAXIMIANO P F S AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (B*).
Traduzione diritto : "Domino Nostro Maximiano Pio Felici Seniori Augusto", (À notre seigneur Maximien pieux et heureux auguste le plus ancien).

Rovescio


Titolatura rovescio : HERCVLI CONSERVATORI// PLN.
Descrittivo rovescio : Hercule nu debout de face, la tête tournée à gauche, la peau de lion de Némée sur l’épaule, tenant un arc de la main gauche et appuyé de la main droite sur sa massue.
Traduzione rovescio : "Herculi Conservatori”, (À l’Hercule conservateur).

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto II

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Aveva "fronte bassa, viso rugoso, naso a tromba, mento e collo spessi, barba ispida" secondo The Roman Emperors, op. cit., p.119. Questa descrizione ha poca somiglianza con i ritratti di argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Scelto da Diocleziano per assisterlo, fu prima Cesare, poi augusto dall'aprile 286. Era la Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino, al quale dà sua figlia Fausta in matrimonio. Massimiano è costretto ad abdicare alla conferenza di Carnuntum dell'11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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