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brm_487870 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2021)
Prezzo : 90.00 €
Tipo : Aurelianus
Data: 286-288
Nome della officina / città: Siscia
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 23,00 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,59 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection L. P

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M A VAL MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié de Maximien Hercule à droite, drapé sur l’épaule (O2).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Marcus Aurelius Valerius Maximianus Pius Augustus", (L'empereur césar Marc Aurèle Valère Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VICTORIA AV-GG/ B// XXI.
Descrittivo rovescio : Dioclétien et Maximien Hercule debout face à face ; Dioclétien est debout à gauche et tend un globe nicéphore à Maximien lequel tient un sceptre transversal de la main gauche ; les deux empereurs sont vêtus militairement.
Traduzione rovescio : "Victoria Augustorum", (La Victoire des augustes).

Commento


Avec son argenture superficielle. Rubans de type 2. Pan de paludamentum visible sue l’épaule gauche. Grand buste héroïque avec la poitrine et les seins visibles.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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