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v21_3420 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus FDC
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 250.00 €
Valutazione : 500.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aurelianus
Data: printemps 290/291
Nome della officina / città: Gaule, Lyon (Lugdunum)
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 4,28 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 1re
Emission: 7e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan large. Exemplaire de qualité exceptionnelle ayant conservé son brillant de frappe. Flan très légèrement taché sur la légende / Infime petit manque de métal sur le bras de Jupiter
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, drapé et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus”, (L'empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : IOVI - AVGG// A.
Descrittivo rovescio : Jupiter nu debout à gauche, le manteau sur l'épaule, tenant un globe nicéphore de la main droite et un sceptre long de la main gauche ; à ses pieds, un aigle debout à gauche, tournant la tête à droite.
Traduzione rovescio : “Iovi Augustorum”, (Au Jupiter des augustes).

Commento


Sans argenture. Semble complètement inédit et non répertorié avec ce cas de regravure de titulature au droit. Même coin de droit que l’exemplaire du musée de Vienne (B. 330a, pl. XXIII).

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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