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brm_413234 - MASSIMIANO ERCOLE Quinaire ou “denier”

MASSIMIANO ERCOLE Quinaire ou “denier” q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2020)
Prezzo : 450.00 €
Tipo : Quinaire ou “denier”
Data: c. 303
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 14,00 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 1,00 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Magnifique petit exemplaire bien centré avec un beau portrait. Joli revers. Patine verte
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : MAXIMI-ANVS AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*).
Traduzione diritto : “Maximianus Augustus”, (Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VOT/ XX/ AVGG.
Descrittivo rovescio : Légende dans une couronne en trois lignes.
Traduzione rovescio : “Votis vicennalibus Augustorum”, (Vœux pour le vingtième anniversaire de règne des Augustes).

Commento


Poids léger.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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