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brm_289657 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2021)
Prezzo : 310.00 €
Tipo : Follis ou nummus
Data: 303-305
Nome della officina / città: Trèves
Metallo : rame
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 9,50 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 2e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale et épais, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Beau portrait de Maximien Hercule, inhabituel, bien venu à la frappe à l’usure superficielle. Frappe un peu molle au revers. Jolie patine gris métallique, légèrement tachée, granuleuse au droit
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS A-VG.
Descrittivo diritto : Buste lauré, casqué et cuirassé de Maximien Hercule à gauche, tenant une lance de la main droite reposant sur l’épaule droite et un bouclier sur l’épaule gauche (E*1).
Traduzione diritto : "Imperator Maximianus Augustus", (L'empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POPV-LI ROMANI/ S|F// PTR.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) debout à gauche, le manteau sur l'épaule gauche, coiffé du modius, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du Peuple romain).

Commento


Avec une partie de son argenture superficielle. Rubans de type 3. Casque décoré et festonné. Visière lisse. Couvre nuque orné d’une croisette. Cuirasse lisse. Bouclier avec bordure décorée et festonnée. Umbo central pointé. Au droit nous avons bien une lance et pas un sceptre bouleté. C’est la première fois que nous proposons ce type à la vente qui semble beaucoup plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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