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v23_0608 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus SPL
MONNAIES 23 (2004)
Prezzo di inizio : 150.00 €
Valutazione : 250.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aurelianus
Data: 288
Nome della officina / città: Italie, Ticinum, Pavie
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 20,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,10 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 3e
Emission: 2e
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait tout à fait inhabituel. Patine gris foncé avec des reflets métalliques. Petite faiblesse de frappe au revers
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M AVR VAL MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, drapé et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Aurelius Valerius Maximianus Augustus” (L'empereur césar Marc Aurèle Valère Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : IOVI PR-OPVNAT/PXXIT, (SIC !).
Descrittivo rovescio : Jupiter nu marchant à gauche, tournant la tête à droite, brandissant un foudre de la main droite et son manteau sur le bras gauche.
Traduzione rovescio : “Iovi Propugnatori” (À Jupiter protecteur).

Commento


Poids léger. Exemplaire à l’épigraphie fautée avec POPVNAT au lieu de PROPVGNAT.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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