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brm_626100 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus MS/q.BB
45.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: fin
Data: 286
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,77 g.
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré. Très joli droit. Frappe molle et bouchée au revers. Patine grise avec des reflets métalliques. Conserve au droit l’intégralité de son coupant d’origine et de son brillant de frappe
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C VAL MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, drapé et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Valerius Maximianus Pius Felix Augustus”, (L'empereur césar Valère Maximien pieux heureux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : HERCVLI PACIFERO/.
Descrittivo rovescio : Hercule nu, debout à gauche, tenant un rameau d’olivier de la main droite et sa massue reposant sur son bras gauche et tenant la léonté.
Legenda rovescio : G|-// -.
Traduzione rovescio : “Herculi Pacifero”, (À Hercule pacificateur).

Commento


Avec son argenture superficielle. Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Ptéryges invisibles sous le paludamentum.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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