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bpv_311583 - MACRINO Tetrassaria

MACRINO Tetrassaria BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2013)
Prezzo : 120.00 €
Tipo : Tetrassaria
Data: c. 217
Nome della officina / città: Marcianopolis, Mésie Inférieure
Metallo : rame
Diametro : 24 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 10,32 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan court sur la légende de droit. Portrait de Macrin inhabituel. Joli revers de style fin. Patine noire légèrement granuleuse
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en arrière (B*4).
Legenda diritto : AU K OPPELIOS SEUH MAKREINOS, (Autokrator Kaisar Oppelios Ceuhros Makreinos).
Traduzione diritto : (L’empereur césar Opel Sévère Macrin).

Rovescio


Descrittivo rovescio : Aigle debout de face, les ailes déployées, la tête tournée à droite, tenant une couronne dans son bec.
Legenda rovescio : UP PONTIANOU MARKIANOPOLEIT//WN, (Upatewn Pontanou Markianopoleitwn).
Traduzione rovescio : (De l‘upataeon Pontiende Marcianopolis).

Commento


Rubans de type 2. Cuirasse décailles. Ptéryges fines. Les pièces de Macrin seul sont beaucoup plus rares que les pentassaria où il est associé avec son fils Diaduménien.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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