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brm_318799 - MACRINO Denier

MACRINO Denier q.SPL/SPL
250.00 €
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Tipo : Denier
Data: juin - juillet
Data: 217
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 20 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,11 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire parfaitement centré sur un flan irrégulier. Petite usure au droit et superbe revers de style très fin. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Macrin à droite avec pan de paludamentum, vu de trois quarts en avant (B*01).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L’empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : SALVS PVBLICA.
Descrittivo rovescio : Salus (la Santé) assise à gauche sur un trône avec dossier, tenant un sceptre long de la main gauche et une patère de la main droite et nourrissant un serpent enroulé autour d'un autel.
Traduzione rovescio : “Salus Publica”, (La Santé publique).

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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