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v59_0395 - MACRINO Denier

MACRINO Denier MS
MONNAIES 59 (2013)
Prezzo di inizio : 450.00 €
Valutazione : 750.00 €
Prezzo realizzato : 450.00 €
Tipo : Denier
Data: juin - juillet
Data: 217
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 19,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,68 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 2e
Emission: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large et ovale, parfaitement centré des deux côtés avec les grènetis complets. Portrait particulier, inaugural de Macrin. Très joli revers de style fin, bien venu à la frappe, de haut relief. Patine grise superficielle. A été légèrement nettoyé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en avant (B*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L'empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : FIDES MILITVM.
Descrittivo rovescio : Fides (La Fidélité) debout de face, tournée à gauche tenant dans chaque main, une enseigne militaire, le pied droit posé sur casque.
Traduzione rovescio : “Fides Militum”, (La Fidélité des soldats).

Commento


Rubans de type 3. Cuirasse lisse. Ce denier appartient à la première émission de l’atelier de Rome après l’accession de Macrin à la pourpre.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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