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brm_558881 - MACRINO Antoninien

MACRINO Antoninien MS
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2020)
Prezzo : 1 500.00 €
Tipo : Antoninien
Data: juin - juillet
Data: 217
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 5,02 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Magnifique exemplaire sur un flan idéalement centré. La monnaie a conservé une partie de son brillant de frappe. Superbe revers de style fin. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG .
Descrittivo diritto : Buste radié et drapé de Macrin à droite vu de trois quarts en arrière (A21).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L’empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VOTA PVBL P M TR P.
Descrittivo rovescio : Fides (la Fidélité) debout, la tête tournée à gauche entre deux étendards et en tenant un dans chaque main.
Traduzione rovescio : “Vota Publica Pontifex Maximus Tribunicia Potestate”, (Le vœu public, grand pontife revêtu de la puissance tribunitienne).

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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