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v21_2929 - GIULIA MAESA Denier fourré, faux d'époque ou imitation

GIULIA MAESA Denier fourré, faux d époque ou imitation SPL
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 150.00 €
Valutazione : 300.00 €
lotto invenduto
Tipo : Denier fourré, faux d'époque ou imitation
Data: 218-220
Metallo : billone
Diametro : 16,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 2,04 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire tout à fait exceptionnel pour ce type de monnayage avec une argenture superficielle. Le portrait est stylisé et le revers de haut relief
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de MONNAIES XIII, 30 juillet 2001, n° 520

Diritto


Titolatura diritto : IVLIA MAESA AVG.
Descrittivo diritto : Buste diadémé et drapé de Julia Maésa à droite, vu de trois quarts en avant posé sur un croissant (L5).
Traduzione diritto : “Iulia Mæsa Augusta”, (Julia Maésa augusta).

Rovescio


Titolatura rovescio : PIET-AS AVG.
Descrittivo rovescio : Pietas (la Piété) debout de face tournée à gauche, voilée et drapée, tenant une boîte à encens de la main gauche et étendant la main droite au-dessus d'un autel allumé.
Traduzione rovescio : “Pietas Augustæ”, (La Piété de l'augusta).

Commento


Poids léger. Semble complètement inédit et non répertorié. Manque aux principaux ouvrages consultés.

Cronistoria


GIULIA MAESA

(+223 o 226)

Sorella di Giulia Domna, madre di Giulia Soemias e di Giulia Mamea, nonna d'Elagabalo e d'Alessandro Severo - Augusta

Julia Maésa è la sorella di Julia Domna, quindi la cognata di Settimio Severo. Ha sposato Julius Avitus e ha avuto due figlie, Julia Soémias, madre di Eliogabalo, e Julia Mamée, madre di Alexandre Sévère. Ha circa cinquant'anni nel 217 alla morte della sorella, che non appoggiò l'assassinio del figlio Caracalla. Immensamente ricca, fece una campagna con i soldati di stanza a Emesa per far proclamare imperatore il suo nipote maggiore, Eliogabalo. Nel 222, è ancora lei che, pur di salvare la dinastia, permetterà che sua figlia ed Elagabal vengano massacrati per promuovere il suo secondo nipote, Alessandro Severo, al titolo di augusto. Morì all'inizio di questo principato, tra il 223 e il 228, più probabilmente nel 226.

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