GIULIA DOMNA Denier brm_217110 Monete Romane

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Articolo venduto sul nostro negozio (2019)
Prezzo : 60.00 €

Tipo : Denier

Data: 203

Nome della officina / città: Roma

Metallo : argento

Titolo in millesimi : 550 ‰

Diametro : 17,50 mm

Asse di coniazione : 6 h.

Peso : 3,10 g.

Officine: 6e

Commenti sullo stato di conservazione:

Exemplaire sur un petit flan irrégulier, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Beau portrait expressif de Julia Domna. Joli revers de style fin. Patine superficielle avec des reflets dorés

N° nelle opere di riferimento :

C.156 - RIC.574 - H.2/606 - BMC/RE.69 - RSC.156 - RCV.6601 (100$) - MRK.50 /34

Pedigree :

Cet exemplaire provient d’un notaire de Lunéville (Meurthe-et-Moselle)

Diritto

Titolatura diritto : IVLIA - AVGVSTA.

Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Domna à droite, vu de trois quarts en avant, la chevelure en tresses, ramenée derrière la tête (L).

Traduzione diritto : “Iulia Augusta”, (Julia augusta).

Rovescio

Titolatura rovescio : PIETAS - PVBLICA.

Descrittivo rovescio : Pietas (la Piété) voilée, drapée debout à gauche, les mains levées, sacrifiant au-dessus d’un autel.

Traduzione rovescio : “Pietas Publica”, (La Piété publique).

Commento

Dans MONNAIES 29, n° 256, un denier similaire s’est vendu 201€ sur un maximum à 204 € avec trois offres.

Cronistoria

GIULIA DOMNA

(+217)

Augusta

Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..

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