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brm_314003 - GIULIA DOMNA Denier

GIULIA DOMNA Denier FDC
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2014)
Prezzo : 195.00 €
Tipo : Denier
Data: 196
Nome della officina / città: Laodicée
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 19 mm
Asse di coniazione : 5 h.
Peso : 3,39 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle sur un flan large et ovale bien centré avec les grènetis visibles. Portrait de Julia Domna fantastique. Revers de toute beauté avec le croissant bien visible. Patine grise superficielle avec des reflets dorés. Conserve l’intégralité de son brillant de frappe et de son coupant d’origine
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection F. de La Viuda

Diritto


Titolatura diritto : IVLIA - AVGVSTA.
Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Domna à droite, la chevelure en tresses ramenées derrière la tête (L).
Traduzione diritto : "Iulia Augusta", (Julia Augusta).

Rovescio


Titolatura rovescio : DIANA - LV-CIFERA.
Descrittivo rovescio : Diane debout à gauche, avec un croissant autour du cou, tenant une torche enflammée des deux mains.
Traduzione rovescio : "Diana Lucifera", (Diane qui apporte la lumière).

Commento


Style oriental. Ce type existe aussi pour l’atelier de Rome. Exemplaire tout à fait exceptionnel.

Cronistoria


GIULIA DOMNA

(+217)

Augusta

Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..

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