GIULIA DOMNA As bpv_621060 Monete provinciale

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Tipo : As

Data: c. 200-210

Nome della officina / città: Antioche, Pisidie

Metallo : rame

Diametro : 21 mm

Asse di coniazione : 6 h.

Peso : 5,66 g.

Grado di rarità : R1

Commenti sullo stato di conservazione:

Exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés à l’usure superficielle. Patine verte

N° nelle opere di riferimento :

BMC.- - Cop.- - GIC.- - C.- - SNG France 3/1127 - Aulock-

Diritto

Titolatura diritto : IVLIA - AVGVSTA.

Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Domna à droite, vu de trois quarts en avant, la chevelure en tresses, ramenée derrière la tête (L).

Traduzione diritto : “Iulia augusta”, (Julia augusta).

Rovescio

Titolatura rovescio : AN-TIOCH - G-EN COL C.

Descrittivo rovescio : Fortuna/ Tyché (la Fortune) drapée debout à gauche, tenant une branche de la main droite et une corne d’abondance de la main gauche.

Traduzione rovescio : (Antioche Génitrice colonie césar).

Commento

Représentation particulière de la Tyché.

Cronistoria

GIULIA DOMNA

(+217)

Augusta

Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..

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