GETA Denier brm_325323 Monete Romane

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Tipo : Denier

Data: 202-203

Nome della officina / città: Laodicée

Metallo : argento

Titolo in millesimi : 550 ‰

Diametro : 20 mm

Asse di coniazione : 6 h.

Peso : 3,18 g.

Grado di rarità : R1

Commenti sullo stato di conservazione:

Exemplaire sur un flan ovale, parfaitement centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Très beau portrait inhabituel. Revers à l’usure plus prononcée. Patine gris foncé

N° nelle opere di riferimento :

C.76 (3f.) - RIC.103 (S) - BMC/RE.742 - RCV.7179 (140$) - MRK.53 /11 - RSC.76

Diritto

Titolatura diritto : P SEPTIMIVS GETA CAES.

Descrittivo diritto : Buste drapé, tête nue de Géta à droite, vu de trois quarts en arrière (A°21).

Traduzione diritto : “Publius Septimius Geta Cæsar”, (Publius Septime Géta césar).

Rovescio

Titolatura rovescio : MARTI - VICTORI.

Descrittivo rovescio : Mars nu, avec le manteau flottant, marchant à droite et portant une haste de la main droite et un trophée de la gauche.

Traduzione rovescio : “Marti Victori”, (À Mars victorieux).

Commento

Beau buste particulier.

Cronistoria

GETA

(06/198-26/02/212)

Cesare

Nato il 26 maggio 189, Geta divenne Cesare nel 198 e ricevette il titolo di pontefice l'anno successivo. Accompagna suo padre e suo fratello in Bretagna dal 208 e viene elevato ad Augusto l'anno successivo. Quando Settimio Severo morì a York il 4 febbraio 211, i due fratelli riportarono a Roma le ceneri del padre e divennero co-imperatori. Ma si odiano. Infine, dopo un anno di governo congiunto, Caracalla uccide il fratello tra le braccia della madre. Geta è dedicata alla "damnatio memoriæ" (dannazione della memoria). I suoi sostenitori vengono sistematicamente massacrati.

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