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v34_1315 - CELTI DEL DANUVIO - TETRADRACHMi IMITAZIONE DI ALESSANDRO III IL GRANDE Tétradrachme, imitation du type de Philippe III

CELTI DEL DANUVIO - TETRADRACHMi IMITAZIONE DI ALESSANDRO III IL GRANDE Tétradrachme, imitation du type de Philippe III MS
MONNAIES 34 (2008)
Prezzo di inizio : 750.00 €
Valutazione : 1 200.00 €
Prezzo realizzato : 930.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 935.00 €
Tipo : Tétradrachme, imitation du type de Philippe III
Data: c. IIe siècle AC.
Metallo : argento
Diametro : 28 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 16,69 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle, particulièrement au droit, avec cependant une frappe défectueuse au revers. Patine de médaillier, avec de légères irisations
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête imberbe d’Héraklès à droite, coiffé de la léonté.

Rovescio


Titolatura rovescio : LÉGENDE DÉGÉNÉRÉE DERRIÈRE LE TRÔNE ET À L’EXERGUE.
Descrittivo rovescio : Zeus assis à gauche, tenant un aigle de la main droite et un sceptre long de la main gauche.

Commento


Sur cet exemplaire, on peut observer deux monogrammes dans le champ à gauche ainsi qu'un troisième sous le trône. Le droit est très en relief, et finement détaillé alors que la plupart des exemplaires de ce type semblent être frappés avec un coin de droit très usé, donnant au final l'impression d'une monnaie presque uniface. L'œil avec la pupille marquée et très en relief donne une expressivité particulière au portrait.

Cronistoria


CELTI DEL DANUVIO - TETRADRACHMi IMITAZIONE DI ALESSANDRO III IL GRANDE

(II - I secolo a.C.)

Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadochi o Epigoni li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradrammi attici o venti dramme atiche. I prototipi che rappresentano la testa di Eracle con lo Zeus seduto sul retro sono stati ampiamente copiati e imitati in tutto il Ponto Euxin, la Macedonia settentrionale e la Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.

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