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bga_331055 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au monogramme d’Audoléon” et au triskèle - collection Trampitsch

CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au monogramme d’Audoléon” et au triskèle - collection Trampitsch SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2014)
Prezzo : 1 000.00 €
Tipo : Tétradrachme “au monogramme d’Audoléon” et au triskèle - collection Trampitsch
Data: c. IIe-Ier siècles AC.
Metallo : argento
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 12,10 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Magnifique monnaie complète et homogène, avec une agréable patine grise de collection ancienne
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection A. Trampitsch n° 361, dispersée par J. VINCHON

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbare, laurée et barbue de Zeus à droite.

Rovescio


Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Cavalier très stylisé, tenant un bâton, sur un cheval réaliste avec une queue très développée ; une volute devant le poitrail, un pi bouletée sous la jambe gauche du cheval et un triskèle sous le ventre ; derrière le cavalier, une arabesque.

Commento


Sur ce type, la couronne de laurier est très importante d'où l'appellation de "Verkehrten Lorbeerkranz".

Cronistoria


CELTI DEL DANUVIO

(III-I secolo a.C.)

Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.

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