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v49_0008 - CALABRIA - TARENTUM Diobole

CALABRIA - TARENTUM Diobole q.SPL
MONNAIES 49 (2011)
Prezzo di inizio : 175.00 €
Valutazione : 280.00 €
Prezzo realizzato : 235.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 300.00 €
Tipo : Diobole
Data: c. 380-325 AC.
Nome della officina / città: Calabre, Tarente
Metallo : argento
Diametro : 13 mm
Asse di coniazione : 9 h.
Peso : 1,03 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan ovale, bien centré des deux côtés. Très belle tête casquée d’Athéna à droite. Très joli revers de style fin et de haut relief. Magnifique patine gris métallique avec des reflets mordorés et de petites oxydations au droit et au revers
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire a été acquis chez Joubert (1990)

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête d'Athéna (Minerve) à droite, coiffée du casque attique à cimier orné d’un skylla (monstre marin).

Rovescio


Titolatura rovescio : K.
Descrittivo rovescio : Héraklès (Hercule) debout à droite, étranglant le lion de Némée ; lettre entre les jambes d’Héraklès.

Commento


Poids léger. Sur cet exemplaire, Hercule ne semble pas tenir de massue. Cette dernière ne se trouve pas non plus dans le champ. Même coin de revers que l’exemplaire de l’American Numismatic Society (ANS. 1382, pl. 37).

Cronistoria


CALABRIA - TARENTUM

(380-345 a.C.)

Architas, Stratego

Dal 380 aC i destini di Taranto si trovarono nelle mani di Archita di Taranto (460-360 aC), filosofo pitagorico, amico di Platone, matematico, astronomo, uomo politico e generale che fu posto sette volte alla guida della sua città. Viene dato per l'inventore della vite, della carrucola, del sonaglio e dell'aquilone. Orazio gli ha dedicato un'ode. La fondazione panellenica di Thurium nel 443 aC aveva dato origine a un conflitto che avrebbe opposto per più di trent'anni Taranto ad Atene. Le due città rivali avevano finito per fondare Héraclée, comunque sotto l'influenza tarantina. I Tarentini finirono per imporsi sulle città di Métaponte e Siris. Archita, nella prima metà del IV secolo aC, divenne lo stratega della confederazione italiota la cui capitale era Eraclea e che comprendeva, oltre a Taranto, Metaponto e Turio, Crotone, Velia e Napoli. Questo periodo dell'egemonia tarentina terminò con la morte di Archita e fu il punto di partenza per gli interventi di generali mercenari come Archidamo di Sparta, Alessandro il Molosso o Pirro dell'Epiro..

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