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v16_0657 - AURÉLIEN Antoninien

AURÉLIEN Antoninien BB
MONNAIES 16 (2002)
Prezzo di inizio : 160.00 €
Valutazione : 500.00 €
lotto invenduto
Tipo : Antoninien
Data: été 271
Nome della officina / città: Thrace, Serdica (Sofia)
Metallo : billone
Titolo in millesimi : + 20 ‰
Diametro : 20 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,32 g.
Grado di rarità : UNIQUE
Officine: 2e
Emission: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait expressif. Patine noire
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP AVRELIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste d’Aurélien, tête radiée, à droite, avec cuirasse et paludamentum, vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : “Imperator Aurelianus Augustus” (L’empereur Aurélien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : CONSERVATORI// S.
Descrittivo rovescio : Esculape debout de face, regardant à gauche, tenant de la main droite un bâton autour duquel est enlacé un serpent et tenant sa toge de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Conservatori” (Au protecteur).

Commento


Semble complètement inédit et non répertorié.

Cronistoria


AURÉLIEN

(07/270-09/275)

Aureliano nacque intorno al 207 a Sirmio. Dopo una brillante carriera militare, fu proclamato augusto a Sirmio dopo la morte di Claudio II e rimase unico imperatore dopo il suicidio di Quintillo. Prese la dolorosa decisione di abbandonare la Dacia nel 271 e poi attaccò Zenobia e Vaballath impadronendosi di Palmira nel 272. Poi intraprese la riconquista dell'Impero gallico e sconfisse Tetrico a Châlons. Trionfa a Roma e salva la vita ai suoi famosi prigionieri. Fu assassinato mentre preparava una campagna contro i Sassanidi per riconquistare la Mesopotamia. Con la riforma, Aurélien ha cercato di ricreare un sistema monetario veramente coerente che era completamente scomparso dalla fine del regno di Gallien. Un ritorno all'ortodossia monetaria, le vittorie su Palmyra e sull'Impero gallico consentirono questa restaurazione monetaria che sarebbe sopravvissuta in qualche modo fino alla riforma di Diocleziano nel 294. A quanto pare il denario, a volte d'argento, valeva la metà della nuova moneta chiamata aurelianus o antoninianus.

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