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brm_656214 - SETTIMIO SEVERO Denier

SETTIMIO SEVERO Denier q.SPL/BB
65.00 €
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Tipo : Denier
Data: 198
Nome della officina / città: Laodicée
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 17,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,21 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan court, légèrement décentré. Joli portrait. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : L SEPT SEV AVG IMP XI PART MAX.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Septime Sévère à droite (O*).
Traduzione diritto : "Lucius Septimus Severus Augustus Imperator undecimum Parthicus Maximus", (Lucius Septime Sévère Auguste revêtu de la onzième acclamation impériale grand parthique).

Rovescio


Titolatura rovescio : VICT PA-RTH-I-CAE.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) marchant à gauche, tenant une couronne de la main droite et un trophée de la main gauche ; à ses pieds à gauche, un captif parthe assis à gauche, les mains liées dans le dos.
Traduzione rovescio : “Victoriæ Parthicæ”, (À la victoire parthique).

Commento


Rubans de type 1. Ce revers doit être lié à la victoire parthique après la prise de Ctésiphon en 198.

Cronistoria


SETTIMIO SEVERO

(13/04/193-4/02/211)

Settimio Severo nacque nel 146 a Leptis Magna in Africa (Libia). Dopo una brillante carriera militare sotto i regni di Marc Aurèle e Commodo, fu console suffetto nel 185. Alla morte di Pertinace era governatore dell'Alta Pannonia. Acclamato imperatore il 13 aprile 193, eliminò rapidamente Dide Julien, suo compatriota (28 giugno), e associò Albin al potere come Cesare prima di combattere Pescennius Niger in Oriente. Nel 195 entrò fittiziamente nella famiglia Antonina venendo adottato post mortem. Sconfigge e giustizia il Niger e conduce una brillante campagna in Arabia. Nel 197 si sbarazzò del suo ultimo avversario, Albin, che si proclamò augusto. Severo prepara la costituzione della sua dinastia dando il titolo di Augusta a Giulia, sua moglie, nel 194, di Cesare a Caracalla, nel 196, poi di Augusto nel 198 quando Geta, suo secondogenito, diventa Cesare. Sévère trascorrerà quindici anni a consolidare i confini dell'Impero ottenendo numerose vittorie sui Parti (197-198), poi in Africa (207) e, infine, in Bretagna (208-211), dove morì..

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