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brm_634519 - MACRINO As

MACRINO As q.BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2021)
Prezzo : 150.00 €
Tipo : As
Data: janvier - mars
Data: 218
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 26 mm
Asse di coniazione : 11 h.
Peso : 8,64 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire à l’usure importante mais régulière. Revers agréable. Patine marron avec des reflets cuivrés
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV [MACRINVS AVG].
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Macrin à droite avec pan de paludamentum, vu de trois quarts en avant (B*01).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L’empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : PONTIF MAX TR P II/ S|C// COS II P P.
Descrittivo rovescio : Macrin, vêtu de la toge et tenant le scipio de la main droite couronné par la Victoire debout derrière lui dans un quadrige au pas à gauche.
Traduzione rovescio : “Pontifex Maximus Tribunicia Potestate iterum/ Consul iterum Pater Patriæ”, (Grand pontife revêtu de la deuxième puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois père de la patrie).

Commento


Poids léger. Rubans de type 3.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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